Rassegna Stampa

27/06/2018

Non contestatori ma indifferenti

Fonte: RomaSette del 24 Giugno 2018 - Rubrica a cura di Tonino Cantelmi

In una recente intervista all’Agenzia Sir, don Michele Falabretti, direttore del Servizio Cei per la pastorale giovanile, a proposito del prossimo Sinodo sui (e con) i giovani, ha dichiarato con estremo coraggio che «ai giovani interessa (molto) sentirsi presi sul serio, ascoltati. È passata da tempo la generazione dei contestatori: forse i giovani si sono stancati di adulti capaci di assorbire e digerire tutto.

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20/06/2018

Dietro il caos esistenziale dei figli, l’assenza del padre…

Fonte: Puntofamiglia.net del 20 giugno 2018

Stiamo assistendo ad un incremento della crudeltà da parte dei ragazzi contro gli adulti. Perché? Cosa scatta o non scatta nella loro mente? E se fosse proprio la mancanza di una figura paterna capace di rimettere ordine? Articolo di Tonino Cantelmi

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15/06/2018

Si apre col Sinodo una sfida epocale

Fonte: RomaSette del 10/06/2018

Con il Sinodo si apre una sfida epocale, ricca di significati e conseguenze, trasformare i giovani da spettatori marginali a protagonisti appassionati.

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12/06/2018

Povertà e salute mentale, una relazione pericolosa

Fonte: Galileo giornale di scienza del 10 giugno 2018

Le fasce della popolazione più fragili sono più a rischio di disturbi psichiatrici. Se ne è parlato all'ultimo congresso della Società Italiana di Psicopatologia. Per questo, dice Tonino Cantelmi, psichiatra presso gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma, combattere l’isolamento sociale deve essere compito della comunità.

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31/05/2018

«Ghosting» ovvero paura di soffrire

Fonte: Roma Sette del 27/05/2018 - Pianeta Giovani, rubrica a cura di Tonino Cantelmi

Ghosting significa interrompere una relazione sentimentale diventando fantasmi, cioè sparendo: niente più telefonate, messaggi, mail, post, bloccando l’altro o l’altra dai social e dalle chat. È una modalità passivo–aggressiva, molto comoda ed immediata per interrompere un rapporto più o meno reale, scomparendo dalle comunicazioni digitali, quelle che di fatto oggi surrogano,integrano e danno consistenza alle forme della relazione interpersonale.

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17/05/2018

Rischio «phubbing» forma di esclusione

Fonte: Romasette del 13/05/2018 - Rubrica Pianeta Giovani a cura di Tonino Cantelmi

Phubbing, ovvero una nuova forma di esclusione sociale neologismo che deriva da phone + snubbing, peraltro coniato già da alcuni anni, è il comportamento di chi, mentre parla con te o fa qualcosa con te, “smanetta” sul cellulare, come se la vita reale fosse una fastidiosa distrazione dallo smartphone. Il fenomeno è stato osservato negli adolescenti già da anni, ma recenti studi dimostrano come questo comportamento sia particolarmente dannoso sul piano relazionale e come stia dilagando anche fra adulti.

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04/05/2018

Trasformare e non negare il conflitto

Fonte: Tra noi aprile 2018 - Periodico Mensile del movimento “Tra Noi”

Articolo di Tonino Cantelmi.La dimensione conflittuale, sia nella sua versione intrapsichica che in quella interpersonale, appartiene inevitabilmente all’umano. Non possiamo fare a meno di confliggere con noi stessi: se ciò non avviene trasforma la persona in un fanatico o in un antisociale, se ciò avviene troppo la paralizza in una sorta di dramma interiore perpetuo. Non possiamo fare a meno di confliggere con alcuni: la dimensione conflittuale interpersonale attiene alla realtà dell’umano

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03/05/2018

Bullismo, società de-umanizzata

Fonte: RomaSette del 29/04/2018

Pianeta Giovani, Rubrica a cura di Tonino Cantelmi

Cosa scatta nel cervello di un ragazzino quando costringe un altro ragazzino a “fare il cancellino” della lavagna o minaccia un impietrito e patetico professore o precipita giù dalla scogliera un anziano, così, tanto per provare che effetto fa. meglio, cosa non scatta?  No, non pensate solo ai videogiochi ed al loro carico di aggressività, all’assenza dei genitori (troppo adultescenti e sbiaditi per occuparsi delle vite dei piccoli), al collasso dell’educazione (professori in fuga, genitori sotto scacco, adulti vigliacchi), alla desertificazione delle famiglie...Perché per spiegare tanta crudeltà dobbiamo pensare ad un processo più radicale, che porta alla inesorabile accelerazione di una perdita dell’umano, una sorta di de– umanizzazione sociale (e social), dove le vittime, anziani o genitori o coetanei, sono spogliati dell’umano e oggettificati.

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02/05/2018

Sex addiction o ipersessualità: quando il piacere diventa sofferenza…

Fonte: puntofamoglia.net articolo di Ida Grande

Cos’è la dipendenza sessuale? Come riconoscere i disturbi? Punto Famiglia lo ha chiesto a Tonino Cantelmi, psicologo, psicoterapeuta e coordinatore scientifico della “Comunità Sisifo” struttura specializzata nel trattamento delle dipendenze.L’obiettivo del progetto Sisifo è quello di offrire un percorso terapeutico-riabilitativo caratterizzato da un approccio integrato che permetta ad ogni paziente, nella sua unicità, di essere accolto sia nelle fasi di sofferenza acuta, in regime residenziale, sia nelle fasi successive con percorsi brevi residenziali e ambulatoriali.

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06/04/2018

Onorare il limite per vivere la felicità

Fonte: RomaSette del 01/04/2018

Pianeta Giovani- Rubrica a cura di Tonino Cantelmi

"Onora il tuo limite" è una sfida che vorrei fosse proposta ai nostri giovani da adulti coraggiosi.In fondo, come si deduce dalla lezione della Amoris laetitia, ogni sfida è anche una opportunità. Il primo equivoco da sbriciolare è il pensare che la felicità sia oltre il limite. Insomma, se vogliamo indicare strade di felicità ai nostri figli, dobbiamo mettere nello zainetto con il quale li incamminiamo nella strada della vita, non solo tanto affetto e sostegno, ma anche il senso del limite, le regole per l’appunto e il gusto al superamento di se stessi in una dimensione non narcisistica, ma autotrascendente. Discorsi difficili? Forse, ma possibili con un po’ di coraggio in più.

 

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05/04/2018

Nella «salute mentale» cʼè tutto lʼuomo

Fonte: è vita del 05/04/2018, inserto di Avvenire

Articolo di Paolo Viana

Settecentomila italiani sono in cura per problemi psichiatrici. E ottocentomila sono i malati di gioco di azzardo patologico. Ed è proprio in questa trincea del dolore che la Chiesa si inoltra con il Tavolo nazionale della salute mentale, creato da padre Carmine Arice e rilanciato dal neo-direttore dell’Ufficio per la pastorale della Salute della Cei, don Massimo Angelelli. Si tratta di un think tank al quale afferiscono le competenze di 14 professori psichiatri e psicologi di riferimento nei diversi ambiti della psichiatria nazionale. L’obiettivo è propiziare la cosiddetta risposta integrata: aiutare l’evoluzione dell’assistenza psichiatrica. Il processo è verso l'umanizzazione ma, ciò che ancora disumanizza è lo stigma, come spiega Tonino Cantelmi, Tavolo nazionale della salute mentale, secondo il quale «bisogna spezzare il cerchio, e lo può fare la comunità cristiana. Anzi, le Chiese italiane fanno tantissimo, creano rete, ma occorre fare un passo avanti: che le comunità abbiano come progetto e obiettivo l’abbattimento dello stigma».

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26/03/2018

Riattivare la passione contro ogni apatia

Fonte: RomaSette del 18/03/2018 -Rubrica Pianeta giovani a cura di Tonino Cantelmi

Prendo a prestito l’incipit della rubrica “concorrente” (tratta di adolescenti!) di Alessandro D’Avenia sul Corriere della sera del 5 marzo. «Ultimo anno, cinque insufficienze nel primo trimestre. Dovrebbero preoccuparmi, ad agitarmi è invece la mancanza di passioni di mio figlio. Sembra appagato solo quando è vestito in un certo modo ed esce con gli amici. Non vuole esser bocciato, ma quando gli ho chiesto cosa vuol fare nella vita mi ha detto che non c’è niente che voglia fare, niente che lo appassioni»… Il punto, a mio parere tragico, è che noi adulti continuiamo a costruire un mondo brutto, pieno di spinte narcisistiche, autoreferenziali, distruttive e violente. E perché mai i giovani dovrebbero appassionarsi ad un mondo così brutto? Se guardiamo all’irresponsabilità della politica, con le sue promesse mirabolanti e truffaldine, o all’incapacità di tanti genitori di “vedere” i reali bisogni dei propri figli oscurati dai propri bisogni, oppure alle proposte di modelli che emergono da serie televisive altrettanto irresponsabili come “Gomorra” o “Riccanza”, autentici inni alla violenza o al danaro senza limiti, insomma se guardiamo a ciò che offriamo noi adulti, forse possiamo capire l’apatia dei nostri figli.

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