23/07/2012

Strage della follia a Denver. Killer spara sulla folla - Radio Vaticana

Radio Vaticana ascolta l'opinine di tonino Cantelmi sulla strage di Denver. "Dietro queste stragi ci sono dei corto circuiti della follia che in realtà sono preannunciati in anticipo. Se andiamo a vedere, abbiamo tanti segnali che ci preannunciano che qualcosa non va, di fatto poi, rimaniamo scioccati per la rapidità con la quale il corto circuito si innesca. Dovremmo interrogarci su quanto poco investiamo nella prevenzione del disagio psichico e su quanto continuiamo a trascurarlo."

Fonte: Radio Vaticana notizia del 20/07/2012 20.25.06 E’ di almeno 12 morti, tra cui alcuni bambini e militari, e 50 feriti l’ennesima strage della follia avvenuta negli Stati Uniti, a Denver, dove un giovane di 24 anni, James Holmes, ha aperto il fuoco sugli spettatori che assistevano alla prima cinematografica dell’ultimo film della serie di Batman. Il Killer è stato fermato dalla polizia: era vestito con un giubbotto nero antiproiettile, casco e occhialoni scuri, maschera anti-gas, ed armato di due pistole e un fucile. La sua casa era imbottita di esplosivo, ma è esclusa la pista terroristica. Di tragedia senza senso parla il presidente Usa Obama che ha interrotto la campagna elettorale. In una nota, l’arcivescovo di Denver, mons. Samuel Aquila, si dice “scioccato e rattristato dalla tragedia” ed esprime solidarietà ai sopravvissuti, garantendo che non rimarranno soli. Preghiere vengono inoltre chieste per le vittime e per la conversione del colpevole di tale “terribile crimine”. Il presule ha messo a disposizione le strutture diocesane della Caritas per aiutare la comunità locale, continuando così a lavorare “nella formazione delle persone alla pace”. Ma come spiegare una tragedia di questo tipo? Paolo Ondarza lo ha chiesto a Tonino Cantelmi, presidente dell’associazione psichiatri e psicologi cattolici: R. – Dietro queste stragi ci sono dei corto circuiti della follia che in realtà sono preannunciati in anticipo. Se andiamo a vedere, abbiamo tanti segnali che ci preannunciano che qualcosa non va, di fatto poi, rimaniamo scioccati per la rapidità con la quale il corto circuito si innesca. D. – Testimoni riferiscono che l’uomo che ha compiuto questa strage, era vestito in un modo molto singolare: sembrava travestito da un nemico di Batman, il supereroe protagonista del film al quale stavano assistendo gli spettatori presenti.. R. – É probabile che dietro questa strage ci sia una convinzione delirante di essere all’interno di una storia: forse il killer si è identificato in qualche personaggio uccidendo i fan, gli amici di Batman . D. – Parliamo della follia di un singolo o di un disagio sociale più esteso? R. – In generale il disagio psichico è in incremento. Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, un adulto su quattro, nei prossimi anni, avrà bisogno di cure psichiatriche e la depressione sarà la seconda causa di malattia e di invalidità al mondo. In particolare dobbiamo però dire che gran parte della sofferenza non viene intercettata. L’inidviduo vive una sofferenza incredibile al proprio interno: questa sofferenza poi esplode attraverso gesti eclatanti: noi apriamo gli occhi e ci rendiamo conto troppo tardi di ciò che sta succedendo. D. – E cosa dire della collocazione geografica, del luogo in cui è avvenuta la strage. C’è chi subito ha detto:”Non puntiamo il dito contro gli Stati Uniti d’America”, visto che già in passato negli Usa si sono verificati episodi analoghi. R. – La follia è ubiquitaria e democratica; colpisce in modo indistinto ricchi, poveri a tutte le latitudini. Certo, si esprime in modo diverso a seconda delle culture. Non c’è dubbio che se c’è un accesso più facile alle armi questo ovviamente ha un riflesso nelle manifestazioni della follia. Insomma, di fatto la follia sembrerebbe appartenere a tutto il mondo. Dovremmo interrogarci su quanto poco investiamo nella prevenzione del disagio psichico e su quanto continuiamo a trascurarlo. Notizia Ripresa da : San Zorz11