12/07/2019
Ipersessualizzati a rischio bullismo
Fonte: RomaSette del 07/07/2019 - Rubrica Pieneta Giovani a cura di Tonino Cantelmi
Nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul tema “Violenza e minori” condotta dalla Commissione parlamentare per l’Infanzia di Camera e Senato, sono stato audito su un tema che mi sta molto a cuore e che vorrei portare a conoscenza dei lettori di questa rubrica. Il tema è questo: il progressivo crollo delle capacità protettive degli adulti sui loro figli, con l’esposizione dei minori a forme di violenza indiretta dai gravi risvolti negativi sul loro sano sviluppo psicoaffettivo. Ho portato due esempi a mio parere clamorosi. Il primo riguarda il fenomeno della cosiddetta “ipersessualizzazione precoce”. È un fenomeno che inquieta molto: troppo precocemente e troppo pervasivamente i bambini impattano in contenuti mediatici connessi alla sessualità (fino a 15.000 contenuti all’anno), inappropriati per la fase di sviluppo psicoaffettivo. Questa esposizione è un fattore di rischio per la salute mentale e si correla a fenomeni di violenza fra minori. Alcuni studi correlano l’ipersessualizzazione precoce al bullismo. In definitiva viene sottratta ai minori la capacità di costruire “intimità” senza cortocircuitarla in aggressività o sessualità. E gli adulti non sanno gestire il fenomeno, incapaci di proteggere i loro piccoli da questa massiccia e inappropriata esposizione mediatica. Il secondo riguarda i “divieti trasgrediti” con la complicità degli adulti. La legge vieta la vendita di alcol, tabacco, cannabis light e giochi di azzardo ai minori. In una indagine che ho condotto per conto del Moige 3 minori su 4 violano questi divieti precocemente con la complicità (e l’indifferenza) degli adulti. Il divieto di utilizzare videogiochi non adatti ai minori è violato con la complicità dei genitori stessi, che acquistano i videogiochi vietati per i loro figli minori. Questo fa sì che i minori giochino d’azzardo, utilizzino sostanze vietate e videogiochino in modo inappropriato e troppo precocemente, anche in questo caso senza che gli adulti sappiano proteggere in modo adeguato i figli. I dati che riguardano l’ipersessualizzazione precoce e i divieti trasgrediti dimostrano che si tratta di condizioni diffuse, che esprimono la netta incapacità degli adulti di proteggere i minori. Ci siamo chiesti perché accada questo. La risposta è forse nella progressiva infantilizzazione degli adulti (sempre più adultescenti, cioè incapaci di assumersi responsabilità educative e ancora irrisolti in temi adolescenziali) e nella corrosiva adultizzazione dei bambini (che accedono precocemente a contenuti e comportamenti troppo adulti per la loro età e in definitiva inappropriati). Tutto questo genera un cortocircuito educativo, nel quale si brucia in definitiva la capacità genitoriale, cioè la capacità essere–per e di assumersi la responsabilità della crescita dei nostri ragazzi.