21/07/2010
Contro la crisi di vocazioni la suora recluta sul blog - La Repubblica - 21 lugl
Nuovi sistemi per arginare l'emorragia di vocazioni che in pochi anni rischia di svuotare conventi e abbazie. A Roma si tiene un corso per formare le "animatrici". Il loro compito? Andare tra le giovani, in cerca di novizie. Il seminario è organizzato dall'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. "Le ragazze hanno bisogno di essere seguite e di avere una chiara identità", sottolinea Tonino Cantelmi...
di ALESSANDRA PAOLINI A VOLERLO spiegare un po' laicamente, sorella Elvira de Witt è una specie di "osservatore di serie A". Ma non dà la caccia nei campetti di pallone alla nuova "Mano di Dio" ovvero i Maradona del futuro: piuttosto "scova" le anime che hanno avuto la chiamata divina. Da giovane suor Elvira faceva la cantante lirica. Niente a che vedere con la Callas, sia chiaro, e non solo perché era nativa di Amsterdam. Ma a lei, la statura e il timbro della voce suggeriscono ancora complesse parti di contralto. Perché è a questa donna energica e dal sorriso contagioso, e non solo a lei, che l'ateneo Pontificio Apostolorum, sulla via Aurelia a Roma, si affida per portare a casa un risultato in qualche modo miracoloso: arginare l'emorragia di vocazioni che in pochi anni rischia di vuotare conventi ed abbazie. Così, oggi l'ex cantante lirica sale in cattedra nell'aula magna dell'Ateneo Pontificio, Istituto superiore di Scienze religiose, per raccontare la sua esperienza fatta di ore e ore davanti al computer. Tra chat e possibili novizie. "Ha un blog tutto suo e tante ragazze che gli scrivono. Grazie a suor Elvira ci sono almeno un paio di entrate in convento ogni anno", dice German Sanchez, direttore dell'Istituto, laico consacrato e appartenente all'ordine Regnum Christi. L'ateneo sull'Aurelia è retto anche dalla congregazione dei Legionari di Cristo, di recente commissariata da Benedetto XVI perché travolta dagli scandali di natura sessuale e finanziaria del suo capo fondatore, padre Marcial Maciel Degollado. Congregazione, che titoli sui giornali a parte, resta una delle più ricche e potenti. "Gli stessi conventi - spiega Sanchez - si sono rivolti al nostro istituto per organizzare il seminario. Spiazzati e spaventati dalla penuria delle nuove entrate". Negli ultimi 15 anni pochissime sono state le ragazze italiane che hanno scelto di dedicarsi completamente a Dio. Secondo l'annuario dell'Usmi, Unione superiori maggiori di Italia, nel nostro Paese ci sono 90 mila suore, di queste 7 mila sono quelle di clausura. "Una comunità femminile che sta sempre più invecchiando", dice Fabrizio Mastrofini che ha scritto un libro dal titolo emblematico "Per Sempre? Come sono cambiati i frati e le suore in Italia", raccontando le difficoltà e i limiti di chi sceglie la vita monacale. Ma, per il direttore Sanchez, il segreto dell'approccio con una possibile sorella sta nel carisma. "Una suora deve avere una forte identità dal punto di vista religioso e psicologico - dice -. Deve essere fiera del proprio ordine, senza darne una visione opaca o troppo leggera. E deve saper conoscere la ragazza d'oggi con tutte le sue ricchezze e contraddizioni. Solo così potrà avvicinare le donne e capire se in quegli occhi c'è una vocazione". Parla di "mondo liquido" Tonino Cantelmi, docente di Psicologia della vita consacrata. "Nella nostra società le giovani, molto spesso, non hanno alcun punto di riferimento familiare". Fragili, con una adolescenza più lunga rispetto alle altre generazioni, "le ragazze hanno bisogno di essere seguite e di avere una chiara identità", sottolinea Cantelmi che ha anche scritto il libro "La vita consacrata come risposta ai problemi del nostro tempo". Un volume che, quando il professore al corso termina l'oratoria, in tante decidono di comprare. In attesa delle prossime lezioni. Come quella in programma oggi pomeriggio che affronta il problema dei problemi: "Perché le giovani si allontanano da noi religiose?". Ma a raccontare quale possa essere il cammino per trovare la vocazione, ci pensa anche un rappresentante di prodotti per bellezza. "Domani Andrea, un bel giovanotto e autista, volontario di ambulanze - spiega Sanchez - terrà il corso "Promotori vocazionali tra cosmetici e pub"". Spiegherà alla platea come, grazie al suo lavoro sempre a contatto con le donne, negli anni abbia fatto incontrare molte clienti con le suore. E di come alcune ragazze si siano lasciate condurre lungo il cammino della vocazione. Altro capitolo importante: come dire a mamme, papà o partner che si lascia tutto per andare in convento. "È un passaggio delicato, per questo l'animatrice deve essere anche una brava psicologa - dice Sanchez - capace di far accettare alla famiglia della novizia una decisione troppo spesso accolta con dubbi e sgomento". FONTE: Repubblica.it 21 luglio 2010