12/02/2013
Quando internet, tablet e smartphone diventano dipendenza. Ulss 8 Asolo
Un corso di formazione di due giornate - giovedì 7 e venerdì 8 febbraio - è in programma all'ospedale di Castelfranco Veneto con il professor Tonino Cantelmi, uno dei massimi esperti in Italia sulle dipendenze tecnologiche e da internet.
Un corso di formazione di due giornate - giovedì 7 e venerdì 8 febbraio - è in programma all'ospedale di Castelfranco Veneto con il professor Tonino Cantelmi, uno dei massimi esperti in Italia sulle dipendenze tecnologiche e da internet. Con la diffusione dell'uso di pc e portatili anche a livello domestico, di internet e di strumenti tecnologici che danno oramai la possibilità di essere “online” in qualsiasi momento e da ogni luogo si sta assistendo ad un numero sempre più crescente di persone – sopratutto giovani, ma non solo – che che presentano le caratteristiche della dipendenza. Si tratta di comportamenti spesso sottovalutati, perché non legati all'abuso di sostanze nocive ed illegali in sé, ma che possono nascondere o scatenare veri e propri disturbi psichiatrici che sarebbe possibile prevenire con un maggiore controllo sopratutto nei riguardi dei minori. Secondo i dati dell'indagine commissionata dal Movimento Italiano genitori e condotta dall'Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale (Itci), ad esempio, su un campione di circa 1000 minori italiani: solo 3 genitori su 10 sono attenti all’uso che i loro figli fanno di internet. Il 57,6% dei ragazzi utilizza internet da solo. 1 su 3 naviga dalla propria stanza e 1 su 4 ‘’soffre’’ dell’impossibilità di navigare anche solo per un giorno. 14 minori su 100 hanno accettato un appuntamento al buio proposto da sconosciuti. Social network (6 minori su 10 sono iscritti) e gioco le attività prevalenti in rete. Di questi aspetti si discuterà giovedì 7 e venerdì 8 febbraio in Aula Scarpa all'ospedale San Giacomo di Castelfranco Veneto durante il corso di formazione organizzato dal Serat dell'Ulss 8. Il corso sarà tenuto dal professor Tonino Cantelmi, che è stato il primo esperto in Italia a studiare il fenomeno delle dipendenze tecnologiche.