20/01/2020
Alzheimer. Invecchiare in salute: quali percorsi?
Fonte: Mezzo Stampa del 20/01/2020
Il Rotary Club Roma Capitale (distretto 2080) promuove un Convegno sul tema dell'Alzheimer intitolato «Invecchiare in salute: quali percorsi?». L'evento si terrà venerdì 24 gennaio 2020, dalle ore 14,30 alle ore 19,00 presso la Sala Zuccari a Palazzo Giustiniani in via della Dogana Vecchia 29 con la partecipazione di 20 differenti club appartenenti a 5 diversi distretti italiani del Rotary International. Tra i relatori interverrà anche il prof. Tonino Cantelmi.
Per partecipare è necessario accreditarsi contattando la Segreteria del Rotary Club Roma Monte Mario che provvederà a trasmettere all'Ufficio Passi del Senato.
Programma
Ore 14,00 - 14,30 - Verifica degli accrediti ed accesso alla Sala Zuccari.
Ore 14,30 - Inizio del Convegno
Modera il Convegno
Dott. Michele FARINA, Giornalista del Corriere della Sera
Tocco alla campana, onori alle bandiere e saluto di apertura
Ore 14,30 - 15,10 -Interventi e Saluti Rotariani
Relazione introduttiva
Ore 15,10 - 15,30 - Dott. Andrea PICCIOLI: Direttore Generale Istituto Superiore di Sanità
Prevenzione e possibili difese
Ore 15,30 - 15,45 - Prof.ssa Nicoletta BERARDI: Università Firenze. Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Fondazione IGEA Onlus.
Attività di ricerca
Ore 15,45 - 16.00 - Prof. Tonino CANTELMI: Past President Rotary Club Roma - Presidente ITCI Istituto di Terapia Cognitivo Interpersonale
Ore 16,00 - 16,20 -Prof. Marcello d'AMELIO: Direttore Istituto Neuroscienze, Campus Biomedico di Roma
Ore 16,20 - 16,40 - Prof. Gianni GENGA: Direttore INRCA, Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani - IRCCS di Ancona
Ore 16,40 - 17,00 - Prof. Giovanni MELI: Fondazione EBRI (European Brain Research Institute) Rita Levi-Montalcini
Ore 17,00 - 17,20 - Prof.ssa Annalisa PASTORE: Prof. Ordinario di Biologia Molecolare della Neurodegenerazione, Istituto di Psichiatria, Psicologia e Neuroscienze, King's College, Londra
Ore 17,20 - 17,40 - Prof.ssa Silvia PINNA: Co-Responsabile Progetto Alzheimer - Fondazione Fatebenefratelli Roma
La Voce delle Associazioni e delle Istituzioni
Ore 18,00 - 18,10 - Dott. Alberto DE SANTIS: Presidente ANASTE - Associazione Nazionale Strutture Terza Età,
Ore 18,10 - 18,20 - Dott. Roberto GIUA: Alzheimer Impact Movement (U.S.A.)
Conclusioni
Ore 18,20 - 18,40 - Sen. Prof. Paola BINETTI,
Docente Campus Biomedico di Roma, Vice Presidente Commissione Straordinaria per la Tutela e la Promozione dei Diritti Umani, Componente della XII Commissione Permanente del Senato (Igiene e Sanità)
Ore 18.40 - 19.00 - Dott. Giulio BICCIOLO: Governatore Distretto 2080 Rotary International
Chiusura e Arrivederci al prossimo anno!
Fonte: Mezzo Stampa
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Notizia correlata:
Salute/ Alzheimer, nel 2020 i malati saranno 52 milioni
Fonte: Gruppo Terminus del 19/01/2020
Secondo le previsioni del Rotary, il numero delle persone con demenza di Alzheimer è destinato a triplicarsi, superando a livello globale i 160 milioni di casi nel 2050. Esaminando i trend attuali, rispetto ai 49 milioni di malati del 2019, già entro il 2020 questo numero salirà a 52 milioni, comportando un costo annuo della demenza che a livello mondiale supera i mille miliardi di dollari, cifra destinata a raddoppiare già entro i prossimi 10 anni. In Italia il costo medio annuo per malato è pari a 71 mila euro, comprensivo delle spese a carico del Servizio Sanitario Nazionale e dei costi indiretti che ricadono sulle famiglie o sulle organizzazioni di sostegno.
«Moltiplicando questo costo per gli attuali 1,2 milioni di italiani malati di Alzheimer, si può capire quale sia il gigantesco impatto economico di questa malattia che nel nostro Paese rappresenta dunque una spesa di oltre 85 miliardi di euro annui» sostengono gli analisti del Rotary Club Roma Capitale.
Una cifra che è 8 volte superiore rispetto al dato ufficiale riferito ai costi diretti -di cui il 73% a carico delle famiglie- che ufficialmente ammontano a circa 11 miliardi di euro. Come è noto, poi, la prevalenza di questa patologia aumenta con l’età, risultando maggiore nelle donne, con percentuali che che vanno dall’1% per la classe di età dai 65 ai 69 anni fino al 24% per le ultra-novantenni, rispetto agli uomini i cui valori variano rispettivamente dallo 0,6% al 18%.
«Considerando che l’Italia è il Paese più longevo d’Europa con 13,4 milioni di ultra-sessantenni, pari al 22% della popolazione, questo problema ci riguarda molto da vicino. Per questo, ci proponiamo di fare con l’Alzheimer lo stesso che abbiamo fatto con la poliomelite, con un impegno economico di circa 2 miliardi di dollari da parte dei soci rotariani di tutto il mondo che ha consentito di vaccinare 2,5 miliardi di bambini in 122 Paesi e di eradicare quasi del tutto questa malattia» commenta il dottor Pier Luigi Di Giorgio presidente del Rotary Club Roma Capitale.
«Bisogna trovare molti più fondi per finanziare la ricerca e di questo possiamo farci carico noi rotariani, proprio come abbiamo fatto per la poliomelite» sostiene il dottor Renato Boccia, portavoce e responsabile -insieme al consocio Claudio Pernazza- del Progetto Alzheimer del Rotary Club Roma Capitale, che -per sensibilizzare l’opinione pubblica ed i media- lancia ora il convegno intitolato «Invecchiare in salute: quali percorsi?».
Il convegno-evento, realizzato grazie alla fattiva collaborazione della senatrice Paola Binetti, è organizzato dal Rotary Club Roma Capitale (distretto 2080) con la partecipazione di 20 differenti club appartenenti a 5 diversi distretti italiani del Rotary International e si terrà venerdì 24 gennaio 2020, dalle 14,30 alle 19.00, presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica a Palazzo Giustiniani a Roma in Via Dogana Vecchia 29.
«Non è un convegno medico-scientifico a favore di qualche casa farmaceutica, ma è un convegno “rotariano”» puntualizza il responsabile e portavoce del Progetto Alzheimer del Rotary Club Roma Capitale. E con ciò il dottor Renato Boccia intende dire che il convegno si occuperà di un problema attuale di grande interesse sociale per il quale il Rotary è in grado di fornire una lettura del problema alla luce dei valori che propugna, quali il «servire al di sopra di ogni interesse personale».