Proponiamo la relazione del prof. Cantelmi dal titolo Conflitto, unità e frammentazione.

La 56ª edizione del Rapporto Censis, pubblicata nel 2022, illustra i fenomeni sociali ed economici più significativi che contrassegnano l’Italia nell’epoca delle grandi crisi. A seguito della situazione pandemica, caratterizzata da un tempo sospeso nel quale la capacità di pensare al futuro è stata paralizzata dalla predominanza dell’incertezza, la stragrande maggioranza degli italiani percepisce il proprio destino affidato ad eventi imprevedibili ed ingovernabili. Oltre l’80% degli italiani sente sfuggire la possibilità di gestire il futuro ed è proprio per questo motivo che i dati sui timori sono impressionanti: poco più del 60% ha paura di essere in qualche modo coinvolto in una guerra nucleare e il 59% ha paura di vivere una nuova realtà dominata dalla bomba atomica, che cambierebbe le sorti della nostra esistenza. Il senso di insicurezza ha condotto l’immaginario collettivo all’idea che in futuro tutto potrebbe succedere. Secondo questo rapporto, quindi, siamo in una società che sente il peso psicologico della guerra.
In questa riflessione vorrei partire dal tema del conflitto, della frammentazione e dell’unità citando una frase di papa Francesco nell’Evangelii gaudium: «I conflitto non può essere ignorato o dissimulato». In quest’ottica ci addentriamo nella dimensione dell’accettazione che ci conduce a fare i conti con il nostro limite e con il fatto che molti conflitti non sono superabili se non riusciamo ad ampliare i nostri punti di vista.

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