10/07/2008
Anatomia dei fenomeni psicopatologici Internet correlati
Anatomia dei fenomeni psicopatologici Internet correlati di Tonino Cantelmi e Massimo Talli
Internet Related Psychopathology: una costellazione di disturbi e comportamenti on line... Dipendenza da: cyber-sesso, cyber-relazioni, giochi di ruolo... All'interno, la prima ricerca pubblicata in Italia dopo 10 anni di studi e sperimentazioni. |
Riassunto Nell’ambito di questa review gli autori, dopo una prima descrizione del “fenomeno Internet” ed in particolare dei rischi psicologici e psicopatologici legati al suo uso, propongono al lettore una serie di contributi inediti sul tema, da loro sviluppati nel corso dell’ultimo anno. Sono molteplici gli aspetti trattati dalla review e tutti di fondamentale interesse: dal problema definitorio della sindrome ai possibili criteri diagnostici; dai modelli esplicativi proposti dai vari autori al possibile trattamento della sindrome. Introduzione Sono passati circa dieci anni dal nostro primo lavoro sulla cosidetta dipendenza da Internet (Cantelmi e Talli, 1998). L’occasione per interessarci a questa singolare patologia ci venne fornita da una signora del nord Italia che, a seguito di una prolungata esposizione alla Rete, giunse nel nostro ambulatorio con chiari segni dissociativi. Quello che non convinceva del suo quadro clinico era il ruolo giocato dalla Rete, se essa cioè rappresentasse una fortuita e ininfluente coincidenza oppure, se, fosse una causa della stessa sintomatologia. Ciò che nel 1998 si conosceva di questo problema era dovuto esclusivamente ai lavori pionieristici della Young di Pittsburgh e di pochissimi altri (Young, 1996 ; Suler, 1996 ; Brenner, 1997, Griffith, 1997). In Italia, erano in pochi a beneficiare di un collegamento alla rete e ancora di meno a parlare di “strane” influenze psicologiche. Da allora, la “Rete delle Reti” è letteralmente esplosa a livello planetario divenendo il mezzo di comunicazione per eccellenza. Con la sua diffusione, sono aumentate, fortunatamente, le conoscenze scientifiche sugli aspetti psicopatologici di questo media e molto materiale oggi può essere reperito fuori e dentro la Rete. La stessa tecnologia su cui poggia la Rete è cambiata: l’avvento della banda larga ha permesso collegamenti più sicuri e rapidi mentre l’ingresso della telefonia e della Tv digitale hanno reso Internet ancora più utile e accattivante. Ciononostante il suo spirito anarchico è rimasto piacevolmente intatto, così come la sua capacità di stimolare inediti percosi mentali. La review in questione si propone di esaminare i contributi scientifici più importanti apparsi sino ad oggi sull’argomento (per la maggior parte ad opera di autori di lingua inglese) seguendo un percorso ideale scandito dai seguenti contenuti: definizioni - criteri diagnostici - incidenza del disturbo - modelli teorici - predisposizione - servizi di rete e tossicità - strumenti di valutazione - trattamento. Per convenzione terminologica useremo in questo lavoro l’espressione Internet Related Psychopathology (IRP), per indicare una costellazione di disturbi e di comportamenti online anche molto diversi fra loro (dipendenza da cyber-sesso, dipendenza da cyber-relazioni, dipendenza dai giochi di ruolo online e altro ancora). (Cantelmi et al., 2000). Ampio spazio verrà dedicato ai nuovi contributi scientifici sviluppati dalla nostra equipe nel corso dell’ultimo anno. Nuove conoscenze che, speriamo, possano arricchire l’eredità del 1998. Ricerca pubblicata su PSICOTECH, FrancoAngeli - anno 2007 - fasc. 2 Titolo originale: "Anatomia di un problema. Una review sui fenomeni psicopatologici Internet correlati" LEGGI LA RICERCA COMPLETA